giovedì 31 luglio 2008

Là dove finiscono le fiction...

...ecco a voi il seguito di THE TUDORS, in onda fino ad oggi ogni giovedì su canale 5.
La storia per scelte di regia si ferma stasera con la scissione tra chiesa cattolica e anglicana, tralasciando tutte le avventure (e sfighe) matrimoniali che Enrico VIII avrà negli anni a seguire.
Pertanto vi "copioincollo" un mio post abbastanza recente che tratta a mò di favoletta e per intero proprio la fantastica biografia del monarca inglese.
Che, senza invenzioni nè artefici, a Ridge, Brooke e compagnia bella gli fà un baffo.

C'era una volta un Re. Non era bello, ma piaceva molto alle donne.
Il suo nome era Enrico Ottavo (Enrico di nome, Ottavo di cognome).
Quando aveva solo 18 anni suo padrè morì e lui si trovò a governare l'Inghilterra da solo in giovane età.
A questo punto, al nuovo Re serviva una Regina.
Fu così che per far restare tutto in famiglia, Enrico pensò bene di chiedere in sposa la vedova di suo fratello, Caterina D'Aragona, la quale dovette giurare di non aver mai avuto rapporti intimi con il precedente marito (Enrico era un tipo piuttosto permaloso).
La ragazza era spagnola, molto religiosa, ma anche lei non proprio bellissima.
Come si dice, Dio li fa e poi li accoppia.
Enrico e Caterina desideravano molto un figlio maschio, ma per quanto ci provassero e riprovassero, riuscirono solo ad avere una femminuccia, Maria, mentre altri sei bambini nacquero morti.
Quando Caterina divenne troppo vecchia per fare ancora figli, Enrico Ottavo iniziò a divertirsi con altre donne.
La prima fù la dama di corte Maria Bolena. Da questa ebbe un figlio che Enrico non riconobbe, così la ragazza e il bambino furono rispediti in campagna.
Ma siccome Enrico aveva bisogno di un maschio da far salire al trono quando lui sarebbe morto, era necessario che si sbarazzasse della povera Caterina e sposasse un'altra donna.
Decise che questa donna sarebbe stata la giovane e bella sorella di Maria, Anna Bolena.
Ora, il problema è che a quei tempi non esisteva il divorzio, men che meno per un Re, pertanto il furbo Enrico dovette trovare una scusa per far annullare il suo matrimonio.
Dapprima fece processare Caterina dicendo che aveva mentito e che aveva consumato il matrimonio con il fratello morto.
No, non la fece indagare per necrofilia; intendo dire che il matrimonio l'avevano consumato quando il fratello era ancora vivo, ma che poi è morto. Vabbè, continuiamo.
I giudici però la assolsero da questo reato, e allora, siccome Enrico era il Re e il Re può fare tutto quello che gli pare, decise di sposare Anna in segreto e di annullare il matrimonio con Caterina senza sè e senza ma, ricevendo per questo la scomunica dal Papa. E' proprio vero che un pelo di fica tira più di un carro di buoi (anche se il carro è guidato da Sua Santità).
Così, detto fatto, anche Caterina fà i bagagli e se ne và fuori città insieme alla figlioletta.
A questo punto il Re ha il via libera per iniziare a fare porcherie con Anna Bolena, che infatti presto rimane incinta (se non capite il nesso porcherie-gravidanza, andate su Wikipedia alla voce "Cicogna").
Come tutti saprete, nel Cinquecento non c'era l'ecografia, così i due sposi passarono 9 mesi sperando che si trattasse di un maschietto. E invece nacque Elisabetta Prima (Elisabetta di nome, Prima di cognome; sì, in teoria avrebbe dovuto chiamarsi Elisabetta Ottavo, ma il padre non le voleva tanto bene perchè era femmina e le cambiò cognome).
Allora la povera Anna dovette riprovarci ancora e ancora, ma ogni volta il bambino maschio nasceva morto.
A questo punto a Re Enrico arrivarono alcune segnalazioni (un pò come succede oggi a "Uomini e Donne"), che gli rivelarono che la moglie tra un parto e l'altro si trastullava con vari giovanotti, tra cui anche suo fratello. Pare però che le malelingue dicessero il falso e la donna si dichiarò sempre innocente. "Sono una donna, non sono una santa..ma neanche una zoccola", urlava dimenandosi per i corridoi del palazzo mentre la portavano in cella.
Ma ciò non servì a nulla perchè Enrico Ottavo, che oltre ad essere permaloso era pure molto irascibile, ce la ebbe a morte lei, e infatti le fece tagliare la testa con l'accusa di stegoneria, adulterio e incesto, ovviamente dopo aver annullato il loro matrimonio. Roba che in Italia sarebbe diventata la Regina di tutte riviste gossip.
Quello che si dice: essere nel posto sbagliato al momento sbagliato.
A questo punto Enrico, che già da tempo si intratteneva con la dama Jane Seymour, decise di sposarla il giorno dopo. E subito ci si mise d'impegno anche con lei.
E si impegnarono così tanto che finalmente nacque un bambino, Edoardo, ma la povera Jane morì stremata dalla fatiche dell'amore due settimane dopo.
A questo punto i giochi sembravano fatti, ma il medico disse che il fanciullino era molto debole e malaticcio, perciò il Re per essere più sicuro decise che aveva bisogno di un'altra moglie, e di un altro figlio maschio di riserva (non è che niente niente siamo risaliti a una lontana discendenza di Moratti?)
Così sposò la straniera Anna Di Clèves, che era brutta e protestante. Ma per quanto Enrico si sforzò di farsela piacere, la ragazza era proprio ripugnante, tanto che il matrimonio non fu consumato e venne annullato (ma và?) nel giro di pochi mesi.
Allora Enrico, che sarà stato pure un buon Re, ma non brillava certo per astuzia, pensò bene di impelagarsi di nuovo con la famiglia Bolena, sposando stavolta la cugina di Anna, la allora diciottenne Caterina Howard. E siccome buon sangue non mente, Caterina, non solo non diede a Enrico alcun erede maschio, ma fu accusata di avere una relazione con un cortigiano (che stavolta pare fosse vera).
Il Re, che ormai ci aveva fatto il callo, fece annullare anche questo matrimonio e l'adulterina venne giustiziata di lì a poco.
E siamo a cinque.
A questo punto Enrico si disse:"O la va o la spacca", e si giocò l'ultima carta, anche perchè ormai iniziava ad avere una certa età.
Così convolò a nozze con la ricca vedova Caterina Parr. Neanche a dirlo, i due ci provarono, ma di figli non ne arrivarono neanche stavolta.
Dopo alcuni anni, notevolmente sovrappeso e probabilmente malato di sifilide (cosa di cui non c'è da stupirsi), Enrico morì, lasciando tutto in eredità alla sesta e unica moglie valida.
I trono passò così in mano al bianchiccio Edoardo, a soli 9 anni. Il poveretto, dimostrando che i maschi della famiglia Ottavo non erano proprio fortunatissimi, morì a soli 16 anni, lasciando la corona prima a Maria, figlia di Caterina D'Aragona, e poi a Elisabetta Prima, figlia di Anna Bolena, la regina più famosa e longeva d'Inghilterra.
Insomma, Enrico Ottavo tanto ha detto, tanto ha fatto, che alla fine il trono è andato a una donna.

MORALE DELLA FAVOLA:
Chi troppo vuole, nulla stringe.

Tiè.

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