mercoledì 1 ottobre 2008

Vincitore del concorso "Best of..."

A furor di popolo (5 persone..) il concorso "Premia il tuo post preferito" è stato vinto con appena 1 voto di scarto dal seguente racconto.

Buon divertimento, miei fidi lettori.
E restate sintonizzati su questo canale.



"PARENTI SERPENTI, PAZZI E DEMENTI"

PROLOGO

Ieri, ore 17 suppergiù.
Mi trovo nel bagno di casa mia tutta intenta ad allisciarmi i capelli.
Sono sovrappensiero, quando ad un certo punto arriva di corsa mio fratello che, con una faccia a metà tra il divertito e lo spaventato, esclama: "Non puoi capì chi sta arrivando..." Suspence. Spengo il phon. Ricambio il suo sguardo con uno altrettanto terrificato.
"...Zia Maria!".
Ora, credo che in tutte le famiglie ci sia una Zia Maria (alzi la mano chi non ha una zia che si chiama così), ma credo (e mi auguro) che pochi abbiano una ZIAMARIA come la mia.
Magari le vostre sono famose per le crostate di marmellata, perchè sono ultracentenarie o perchè abitano nel paese in cui andavate sempre da bambini.
Oppure (volesse Iddio!) per essere fantomatiche zie di cui tutti in famiglia parlano ma che voi non avete mai visto. La mia invece, ahimè, la conosco benissimo.
Sorella di mio nonno, di un'età ignota ma comunque vecchia e baffuta, si esprime raramente e quando lo fà parla in un misto di calabrese-abruzzese con tanto di voce flebile da ammalata terminale che in pochi riescono a decifrare.E' sempre addolorata per qualcosa, e andava in giro con vestiti neri e volto afflitto da vedova ancora prima che lo divenisse.
A volte credo proprio che sia nata vedova.
A detta di mia nonna e delle storie che mi ha raccontato, pare sia arcigna e malvagia. Oltre che una gran rompicoglioni.
Insomma, le manca una mela stregata in mano e poi avrebbe una (non troppo) lunga carriera come Zia cattiva nelle fiabe.
Il suo passatempo preferito è andare al paese a trovare i vari morti al cimitero, e quando parla cita solo persone il cui appellativo inizi con "Il povero.." o "La buon'anima di...".
In seguito a tristi trascorsi è rimasta sola in una casa popolare alla Stazione Termini che puzza di vecchio e ha sempre le serrande abbassate, in compagnia del figlio ultratrentenne stupidotto che passa la sua vita a sudare a qualsiasi temperatura e a fare da tassista alla madre nelle tratte casa a Roma-casa al paese-cimitero/cimitero-casa al paese-casa a Roma.
Oppure si sfascia la pensione a mignotte.
Ora pare però che abbia messo la testa a posto; ebbene sì, perchè recentemente si è fidanzato con una non più giovanissima fanciulla conosciuta tramite annuncio su Porta Portese, disoccupata e separata, a cui hanno tolto il figlio per via della depressione cronica. Insomma, la scaltra signorina pare che abbia trovato il pollo fesso con vecchia al seguito e doppia pensione da spennare, il tutto in cambio di qualche sbavatina sotto la gonna.
Ma torniamo a Zia Maria.
Vi starete chiedendo perchè la famosa Zia ci sia venuta a far visita con il suo pargoletto. E perchè cotale Zia sia così famosa nella mia famiglia.
In risposta alla prima domanda, siamo venuti a conoscenza del fatto che la Malefica Zia sia uscita fuori di senno. E non lo dico per dire.
E' stata trovata nuda dai Vigli del Fuoco, chiusa fuori casa, mentre gironzolava per il palazzo cercando campo per il telefono (tra l'altro quello fisso, non il cellulare).
A questo punto il figlio ha colto la palla al balzo per tirare fuori l'argomento "ospizio", in modo da avere casa libera per sfogare finalmente le sue fantasie represse in anni di sfruttamento. Il problema è che l'ospizio costa, per cui ha citato in ballo i miei nonni dicendo "Me la sono cuccata io finora, ora tocca a voi".
Ovviamente mia nonna gli ha risposto gentilmente "Ma chi ti si caga", e mio nonno, che è di carattere più mite ma non è certo scemo, si è espresso in un tacito silenzio-assenso.
A questo punto il Figliol Prodigo ha pensato bene di chiamare mio padre per avere un incontro. Lo sò, non c'è un nesso logico in tutto questo, ma siccome mio padre tra gli adulti della famiglia è quello che ha più studiato (udite, udite, è quasi arrivato al 4° anno di medicina), tutti lo chiamano per avere consigli e servigi, come se fosse il saggio della tribù. E quindi l'udienza gli è stata benevolmente concessa per ieri pomeriggio.
L'avvenimento non sarebbe stato completamente degno di una soap opera brasiliana se i miei nonni, ignari di tutto, non avessero pensato proprio quello stesso pomeriggio di venire a farci vista con una tale Zia Iolanda, sorella di nonna, che non vedo dal giorno del mio battesimo.
Facciamoci quindi due conti: Zia Maria la Pazza + il Figliol Prodigo che è venuto a farci vedere quanto sia suonata, sperando che il mio Saggio Padre lo aiuti a togliersela dalle balle + "guest star" Mio Nonno, il fratello della pazza, e Mia Nonna, che odia Zia Maria dalla notte dei tempi + io, mio fratello e Mia Madre + le sconosciute comparse Zia Iolanda e il Marito.
E adesso, prima di venire al succo della storia, la risposta alla seconda curiosità: perchè è così famosa sta Zia Maria (se quanto detto finora non bastasse)?
E' UN COACEVO DI SFIGHE.
UNA NUVOLA DI FANTOZZI.
Un corvo, un gatto nero, un gufo.
E quando ieri è entrata in casa mia, signore e signori, il nostro tranquillo e moderno appartamento di città si è tasformato in un castello settecentesco che sembrava l'ambientazione di "Intrighi a Corte".

LA STORIA

Ovviamente Zia Maria arriva per ultima, come tutti i cattivi dei film.
Nel frattempo Mia Nonna si era accomodata in salotto e chiacchierava affabilmente (ma guardando ogni 30 secondi la porta di casa) con Zia Iolanda e il Marito, mentre il Saggio Padre preparava il caffè, mia Madre fingeva di partecipare alla conversazione insieme a Mio Nonno, e io e mio fratello cercavamo un nascondiglio sicuro.
Suona il campanello (musica solenne di un organo, latrati di cane - Birillo -).
Mio Nonno scatta in piedi, il Saggio Padre scappa in cucina, io e mio fratello restiamo pietrificati dove siamo tentando inutilmente di mimetizzarci con la tappezzeria, mentre Mia Nonna con calma serafica ed occhi assassini resta seduta sul divano.
In tutto questo le Comparse continuano a parlare da sole, ignare di tutto.
Tocca a Mia Madre andare a fare gli onori di casa.
Da Oscar la scena della Zia Cattiva e il Figliol Prodigo che fanno il loro ingresso, uno di fianco all'altro: Lui, con il volto coperto di sudore e gli occhiali appannati, che cerca disperatamente lo sguardo consensuale dei presenti; Lei, vestita di nero da capo a piedi, con tanto di crocefisso (e un gatto nero probabilmente nascosto sotto la gonna), con un sorriso beota e infantile stampato sotto i baffi (anch'essi rigorosamente neri).
Mancava solo la colonna sonora della Famiglia Addams.
Partono i convenevoli, baci e bacetti (nel caso di mia nonna, accompagnati da imprecazioni sommesse), e ci accomodiamo tutti, tranne mio fratello, che si dilegua subito, ed io che raggiungo il Saggio Padre in cucina per bere...e lo sapete come lo trovo?
Sghignazzante, intento a buttare manate di sale nel lavandino!
Ma vi rendete conto? Roba da Medioevo.
Per non parlare di Mia Madre che, dopo aver accompagnato Zia Maria al bagno e averla riportata al suo posto, corre in cucina e mi fà "Prendi la varecchina e buttala nel cesso, sbrigati!". Orami spiazzata e convinta di trovarmi in una dimensione parallela in cui nessuno sia chi veramente sembra ma solo alieni che si sono impossessati dei corpi dei miei parenti, eseguo gli ordini cercando di non dare nell'occhio.
E subito mi trovo nel bel mezzo di una specie di complotto al maschile: di fronte alla porta del bagno, lontano dalle orecchie della Zia Cattiva, il Figliol Prodigo non ha perso tempo per imboscarsi col Saggio Padre e cercare disperatamente di convincerlo a far fuori la vecchia.
Faccio finta di niente, compio la mia operazione Top Secret, e mi dirigo verso la cameretta. Passando per il salotto, vedo Mia Nonna e le malcapitate Comparse che cercano inutilmente di parlare con una dislessica Zia Maria di vecchie conoscenze del paese (per lo più morti, sono la sua specialità).
Chiaro l'atteggiamento di sfida di mia nonna nei confronti della Zia, cercando di dimostrare alle ingenue Comparse quanto lei sia più brava a ricordare le cose.
Comunque, scrollo le spalle e proseguo fino in camera.
Lì trovo Mia Madre intenta a confabulare con Mio Nonno, che da qui in poi chiameremo Ispettore Callaghan.
Ebbene sì, perchè il mio caro nonnetto, alla veneranda età di 73 anni, si è messo a fare l'investigatiore privato. Infatti lo vedo che tira fuori un estratto del conto di Zia Maria e ce lo mostra, spiegando che, impensierito per la relazione del Figliol Prodigo con la Signora Occhi di Gatto che potrebbe tentare di spennarlo, giorni prima si era recato alla posta per controllare le uscite del conto della sorella, ma che l'operatrice ovviamente gli ha detto che trattandosi di dati sensibili ciò non era permesso senza la presenza della titolare o del figlio.Quini quella volpe di Mio Nonno si è dato appuntamento di nascosto con la sorella, che tanto poco ci sta col cervello e altrettanto poco capisce, e l'ha condotta con sè in banca, ottenendo così l'agognato documento e scoprendo che (TADAAAA): nell'ultimo mese il Figliol (Mica Tanto) Prodigo, si è fregato ben 3.500 euro dal conto dell'insenziente madre!
Sagace il vecchietto, eh?
Nel mentre (è proprio vero, parli del diavolo e spuntano le corna) entra proprio il Figlio di Zia Maria, attaccando anche a noi il pippone di quanto sia disperato per la madre (bugiardo!) e ci parla di questa sua fiamma a cui INSPIEGABILMENTE hanno tolto la custodia del figlio e che POVERINA non ha un soldo.
A questo punto Mio Nonno (e qui magistrale è il primo piano con musichetta stile Beautiful, per la serie: "Tu non lo sai, ma ti ho scoperto") gli dice: "Comunque prima o poi me la devi presentare questa fidanzata, eh!".
Il terrore negl occhi sudati del Figliol Prodigo che cerca di svicolare con un mugugno di assenso.
Ma il gelo nella stanza viene interrotto da una scena tragicomica che ci si palesa di fronte: in salotto Zia Maria è intenta a parlare con l'armadio a specchio, chiedendo (a chi?) quando sia il momento di tornare a casa, che è passato già tanto tempo e lei vuole andare via.
Fantastico il cinismo di Mia Nonna che le fà: "A Marì, daje, siedite che stai a parlà cò lo specchio".
A quel punto vedo le Comparse, in particolare la Sconosciuta Zia Iolanda, che si scola una bottiglia di birra, prende per un braccio il Marito e ci viene a salutare prodigandosi in abbracci e frasi del tipo "Non mi conoscete, ma ci conosceremo" (era una minaccia?), il tutto in un ripugnante olezzo di alcol e vecchiume.
I Miei Nonni fanno lo stesso, e a quel punto è ora di andarsene anche per Zia Maria e il Figliolo, la quale ci lascia concludendo con una performance da Premio come Miglior Attrice: rivolta allo specchio, con tutti noi alle sue spalle, ci parla e ci saluta dicendo "Ciao a tutti, bbonanotte!" (specifico che erano appena le 19 e c'era ancora il sole) e poi, rivolta al riflesso di mia madre, aggiunge: "Cara, non me dai manco 'n bacetto?"
Finiti i bizzarri convenevoli l'allegro carosello parte, e una volta chiusa la porta mi trovo ancora costretta a scene ignobili in cui i miei genitori ridendo isterici e facendo una strana danza, spargono sale per casa.

MORALE

Non sono riuscita a trovarne una, giuro.
Però posso darvi i numeri da giocare al Lotto:
48, Morto che Parla
89, la Vecchia
21, la Donna Nuda
22, il Pazzo.
Dopodichè buttatevi un pò di sale e varecchina dietro le spalle, incrociate le dita e sperate.
Che non sia venerdì 17.