mercoledì 3 settembre 2008

Torna il freddo

Poco fà leggevo la frase MSN di Marzia: "Sta iniziando a fare un pò freddo"...
E' vero, ci avviciniamo all'autunno e l'aria sta rinfrescando qui a Roma.
Ed è un pensiero, un flash, un sussulto nello stomaco.
E' il ricordo dell'ultimo freddo che ho sentito, quello vero.
E' l'anima di una città, l'odore di cose nuove che poi sono diventate casa. E ora non lo sono più.
Ma io credo di esserci ancora lì, almeno nella mia mente.
Mi muovo a piedi, la bocca nascosta dalla sciarpa, e cammino tra i vicoli e le case basse e i mattoncini rossi.
Sono sulla mia bicicletta blu un pò traballante, con il fiato corto per le salite e il viso cotto dal vento. Ho le cuffie dell'Ipod nelle orecchie e corro lungo il fiume a ritmo di musica.
Sono sul pianerottolo mentre infilo la chiave nella porta, una chiave così piccola che sembra quella di uno stanzino. Dai una mandata e si apre, potresti buttarla giù con un soffio.
Entro nell'appartamento e poso le chiavi nello stesso posto, il giubbotto nello stesso posto, i guanti nello stesso posto.
Sono nel letto caldo, gli occhi stopicciati dal sonno, e scostando un pò la coperta dal viso sbircio dalla finestra com'è il tempo fuori. E riesci a sorridere e a stupirti, per un pò di sole.
E ancora, mi trovo nel supermercato. Ci sto per un'ora, anche più. Ho tempo. Controllo ogni prezzo, guardo le confezioni che mi piacciono. E lo conosco a memoria quel supermercato, scaffale per scaffale.
Salgo sul tram. E' come una culla calda, quando fuori fà così freddo. Osservo quella gente con la faccia così diversa dalla mia, cercando di capire quello che si dicono. E mi piace, mi piace non capirli mai.
Sono arrivata. Solo 10 minuti. Sono sempre solo 10 minuti.
E' un pensiero, un flash, un sussulto nello stomaco.
E' solo una piccola città.
Forse.
O forse è di più.
E' l'odore del divano su cui hai riposato e bevuto e fumato, è scoprire cose nuove ogni giorno, è il sapore di un dolce buonissimo, è la vista degli alberi e le case dal balcone.
E' un silenzio che non hai mai ascoltato.
E' il silenzio che hai dentro.
Quando per la prima volta ti fumi una sigaretta guardando fuori la pioggia che scende e ti accorgi che senti solo il soffio del fumo che esce dalla tua bocca.
Non le voci dei vicini, non il rumore del traffico.
E soprattutto non la tua voce. I tuoi perchè, le tue paure, le tue ansie che rimbombano dentro.
Non senti nulla, per la prima volta. Eppure sei così vivo, così te stesso.
Solo tu e un paesaggio. E un pensiero che cammina, piano piano, e và chissà dove.
Perchè c'è tempo per guardare dalla finestra, tempo per non parlare, tempo per non pensare.
E forse è tempo di ritornarci, un giorno o l'altro.