venerdì 25 luglio 2008

Goodbye Valentino (ottobre 2007)


L'ho messo nell'anfora di vetro con la sua bustina e la sua acqua per farlo abituare gradualmente alla temperatura.
Gli ho dato da mangiare tutti i giorni alla stessa ora.
L'ho messo nella postazione centrale della casa per dargli importanza, farlo sentire il benvenuto.
Gli ho dato un compagno simpatico, estroso, pieno di energie.
Gli ho cambiato l'acqua due volte in due giorni per essere sicura che fosse alla temperatura giusta.
E ALLORA PERCHE' E' MORTO?
Non ci sono spiegazioni logiche, perchè Gucci è ancora vivo, vegeto e saltarellante nella stessa vasca, nella stessa acqua, con lo stesso cibo e la stessa luce. Ha vissuto pure una notte con un cadavere e sta là tutto allegro con i suoi occhietti vispi che mi guarda come per dire "Io non c'entro niente".
E invece no, caro Gucci, a me questa storia puzza (di pesce) (morto).
Perché se tutti i fattori sono invariati ce n'è solo uno che può essere la causa della morte del povero Valentino: Gucci stesso. Quello che doveva essere il suo fedele compagno di vita.
Tra l'altro il vedovo non ha mostrato alcun segno di dispiacere per l'accaduto, il che mi sembra alquanto strano, non vi pare?
Ma lasciate che vi racconti.
In pratica ieri, mentre me ne stavo tranzolla tranzolla sul divano a vedere "Popstar" in francese, arriva Klaartje tutta spaventata e in un misto di italiano/inglese/fiammingo mi spiega che quando un pesce giace nell'acqua in posizione diagonale sta per morire. Oh cazzo!
E' vero che negli ultimi giorni era un pò depresso (in effetti l'avevo comprato solo da due giorni e non era mai stato il massimo della vitalità), però da qui a lasciarsi morire!
Insomma, iniziamo a bussargli sul vetro e a tratti pare riprendersi. Fa una piccola nuotatina fino al fondo della vasca, poi di nuovo lentamente si lascia risalire a galla, sempre in quell'inquietante posizione diagonale.
"E' entrato in coma" dice Klaartje. Cazzo, in coma, dentro casa mia!
Ok, è solo un pesce ma ste cose mi fanno senso lo stesso. Lo vedi che sta là, questa animella di Dio, con la faccetta languida che un pò ti guarda, un pò già vede la fine del tunnel.
Ma io imperterrita gli dò un altro colpetto sul vetro, e pare muoversi ancora.
O forse no, forse è solo il movimento dovuto all'acqua.
"Ha gli spasmi" dice l'amica di Klaartje. Oh, ma che è una persona?
Me la fanno prende a male così, non è giusto. Io che cerco invano di rianimarlo e ste due là davanti a farmi la telecronaca della sua agonia in diretta.
A questo punto sembra davvero aver esalato l'ultimo respiro, allora decidiamo di buttarlo, ma non facciamo in tempo a prenderlo che dà un altro colpetto di coda e fà una piccola nuotatina. Il panico.
Allora Klaartje aggiunge "Forse sta avendo un HEART ATTACK!". Un attacco di cuore??!!? "Si, se l'acqua è troppo fredda o troppo calda".
Boh, io ci ero stata attenta, è proprio delicatino sto pesce. E vabbè, vado di là per mischiare l'acqua al punto giusto, mi incollo l'ampolla di vetro, aggiungo l'acqua nuova e Valentino sembra riprendersi ancora. Ma poi sempre in quella minchia di posizione diagonale mistica, si lascia trascinare dalla corrente verso l'alto.
E in tutto questo, amici cari, Gucci che faceva? Se ne stava sul fondo della sua vaschetta a rimpinzarsi la pancia come un maledetto, con gli occhi da pazzo che solo un pesce che è vissuto un anno in una vasca da solo a girare miliardi di volte su se stesso può avere.
Così ho detto a Klaar "Strano, Gucci sta così bene, cosa sarà successo?" e lei: "Valentino è il terzo pesce che muore, Gucci ha avuto già altri due compagni".
Ah, e dimmelo prima no! Allora mi sono fatta due conti e la conclusione è che Gucci è un indiavolato che conduce tutti i suoi compagni alla morte.
Provate voi a condividere per più di 24 ore una stanza di un metro quadro con un pazzo da manicomio e vedrete se il giorno dopo non tentate il suicidio. Ecco, Valentino ha fatto lo stesso. Non mangiava, non nuotava, non sorrideva più.
Si è semplicemente lasciato morire, da solo e incompreso.
Stamattina al mio risveglio l'ho trovato che galleggiava inerme (e Gucci sempre sul fondo vasca con la faccia da pazzo che schizzava da una parte all'altra).
Allora l'ho preso e l'ho raccolto con la scatola dei Grisbì al cioccolato.
Quella che si dice una morte dolce.
Poi l'ho fatto scivolare piano piano nel wc, ed ho tirato lo sciacquone. Due volte, per essere sicura che non riemergesse mentre faccio i miei bisogni.
Vai in pace caro Valentino, risposa con i due piccoli amici che ti hanno preceduto, Dolce & Gabbana.
Il brutto è che ora stare da sola in quella stanzetta di 40 cm quadri seduta sul wc mi fa un pò strano.
Il nostro water è infestato dagli spiriti dei pesci suicidi.

Ad ogni modo, goodbye Valentino.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

bella ylè!! mi fai morire dal ridere!!
ele

Anonimo ha detto...

yleeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee
sei davvero una grande!!
marta